Sono a casa con la febbre da ben due giorni. Ieri mattina , accoccolata sul divano con la mia calda copertina ( e una marea di kleenex ) , mi sono spupazzata le 6 ore della cerimonia degli Academy Awards 2012, nel momento dell'apertura della prima busta, è stato proprio quello il suono distorto da raffreddore e influenza che mi è uscito: " And the ozgar goez du . . . "
Bando al mio solito umorismo , peggiorato da una condizione malaticcia, a far padrone alla cerimonia degli Oscar, condotti da Billy Crystal ( l ' attore del mio precedente articolo " Harry ti presento Sally " ) quest'anno è stata la Francia con il film " The Artist " che ha vinto ben 5 Oscar per miglior film ; miglior regia grazie al talentuoso regista francese di origini lituane Michel Hazanavicius ; miglior attore protagonista con l'interpretazione assoluta di Jean Dujardin ; miglior colonna sonora e miglior costumi.
Il film, che a vederlo sembra essere un film dell'inizio del 1900, è una pellicola in bianco e nero che ha riportato in auge il fascino e l'importanza del cinema muto.
Singolare che nel giro di due anni siano stati a vincere l'Oscar prima " Il discorso del Re", un film di un re balbuziente con difficoltà ad esprimersi e l'anno successivo un film muto. Entrambi europei.
" Midnight in Paris " ( ancora Francia ! ) di Woody Allen si aggiudica il premio alla miglior sceneggiatura originale.
Nuovo trionfo invece per gli sceneggiatori italiani ( e coniugi ) Dante Ferretti e Franscesca Lo Schiavo che dopo quello per la scenografia e costumi di " The Queen " , hanno portato a casa un altro Oscar per la scenografia del film " Hugo Cabret " di Martin Scorsese ( che ho visto e che non mi ha fatto impazzire . . . sorry Martin ! )
Degno di nota il premio come miglior documentario a " Saving the face " , racconto di un regista pakistano ( Sharmeen Obeid ) che mostra al mondo il dramma delle donne pakistane con il viso sfregiato dall'acido che i mariti gettano sui loro volti .
E forse è questo il premio più significativo. Perchè oltre ad essere un riconoscimento a livello mondiale, ha mostrato a tutti, in un momento in cui si premiava la finzione , una tremenda realtà, costringendo tutti per un attimo, a riportare i piedi a terra e a ricordarci che nel mondo accadono cose ignobili che nessuno mai dovrebbe vivere.
L'ultimo mio plauso và a un'attrice che adoro con tutta la mia anima : Meryl Streep.
Con ben 14 nomination nell'arco di tutta la sua carriera artistica, 3 Oscar vinti per "Kramer contro Kramer" , " La scelta di Sophie " e quest'anno " The Iron Lady " , la pellicola sull'intramontabile dama di ferro primo ministro britannico , Margaret Tatcher .
Si è presentata sul palco commossa, con uno stile quasi da antidiva, semplice, con le sue rughette e la sua insuperabile simpatia.
In tutto questo giro di premiazioni di film europei e non , l' Italia forse dovrebbe fare una riflessione.
Basta con film comici - idioti. Non abbiamo bisogno di mettere in mostra belle donne con tette e tutto di fuori per essere comici , nè rappresentare storie banali di matrimoni finiti male e tradimenti.
Basta con i film sulla mafia. Lo sappiamo che c'è. E cheppalle.
Basta con rievocazioni storiche. Sappiamo anche che qui c'è stata la guerra. Benigni ne ha dato un bellissimo esempio con la sua " La vita è bella " che non si potrà più emulare e avrebbe potuto così ( oltretutto vincendo un Oscar ! ) segnare la fine di un triste capitolo italiano.
Ora bisognerebbe riuscire a riaprirne un altro, puntando di più sulla fantasia.
E se l' Italia è il paese delle donne, mafia e pizza e sui primi due ne abbiamo i cosiddetti pieni di veder dei film, bhè allora che qualche esilarante sceneggiatore si inventi un bel film sulla pizza ! Almeno sarebbe qualcosa di nuovo, e succulento.
Quindi . . . non ci rimane che aspettare gli Oscar 2013 !
That's all folks!
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